Agrivoltaico: le zone adatte e non adatte all’installazione dei pannelli solari

È stato raggiunto un accordo tra il Ministero dell’Agricoltura, guidato da Francesco Lollobrigida, e quello dell’Ambiente, guidato da Gilberto Pichetto Fratin, per regolamentare l’installazione dei pannelli solari nel territorio italiano. Tale accordo pone fine alle installazioni indiscriminate di pannelli a terra nelle aree agricole, mentre apre la strada all’utilizzo di terreni non produttivi come cave e miniere dismesse per lo sviluppo di energia verde.

 

Agrivoltaico 2024

 

La soluzione approvata prevede il divieto di installare pannelli solari a terra in zone agricole, ma consente lo sviluppo delle energie rinnovabili in aree non produttive come cave, miniere dismesse, terreni di proprietà del gruppo Fs o gestiti da aeroporti, nonché all’interno di impianti industriali o stabilimenti produttivi. È consentita anche l’installazione di impianti nelle aree entro un raggio di 500 metri da tali ambienti. Inoltre, sono previsti nuovi impianti green nelle aree adiacenti alle autostrade entro i 300 metri e nei siti già occupati da impianti esistenti, con l’obiettivo di ridurre ulteriormente l’occupazione del suolo.

È stato assicurato che i procedimenti già autorizzati non subiranno cambiamenti, ma sarà necessaria una valutazione caso per caso per determinare eventuali inclusioni o esclusioni. Inoltre, il decreto garantirà gli investimenti previsti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), in particolare quelli legati alle comunità energetiche rinnovabili (CER).

Inizialmente, la bozza del provvedimento prevedeva un divieto totale di installare pannelli solari su terreni agricoli, richiesta da tempo da Coldiretti. Tuttavia, il ministro dell’Ambiente è intervenuto per trovare un compromesso e salvare l’agrivoltaico, un settore con un potenziale sviluppo economico di 60 miliardi di euro.

Il ministro Pichetto Fratin ha sottolineato l’importanza di trovare un equilibrio tra le esigenze territoriali e settoriali e la protezione delle aree agricole. Gli uffici ministeriali stanno lavorando per redigere il testo definitivo dell’accordo politico, che verrà successivamente adeguato attraverso un decreto sulle aree idonee, attualmente in fase di valutazione da parte delle Regioni.

In breve, l’obiettivo è quello di promuovere lo sviluppo dell’energia verde in Italia, garantendo al contempo la protezione delle risorse agricole e territoriali del paese.

 

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